DALL-E, l’intelligenza artificiale di OpenAI, elimina la lista d’attesa

DALL-E, l’intelligenza artificiale di OpenAI, elimina la lista d’attesa

DALL-E abbandona il sistema della lista d’attesa. Ora chiunque può avere immagini create con lo strumento OpenAI. Tuttavia, alcune domande importanti rimangono ancora senza risposta.

L’intelligenza artificiale è capace di veri piccoli miracoli. In molti settori, sia per professionisti che per privati. E non credere che tali algoritmi non possano mettersi alla prova in aree così delicate come l’arte. DALL-E è un ottimo esempio. E oggi, il generatore di immagini si sta aprendo un po’ di più al grande pubblico .

DALL-E abbandona il sistema della lista d’attesa

Non devi più attendere in lista d’attesa per provare il popolare generatore di immagini OpenAI. L’azienda ha infatti appena rimosso la coda per la beta di DALL-E, mettendo la tecnologia a disposizione di tutti. Se vuoi creare arte, non devi far altro che iscriverti – cosa non facile, tra errori di pagina e talvolta congestioni – e puoi iniziare a descrivere le immagini che vuoi creare.

Ora chiunque può avere immagini generate dallo strumento OpenAI.

Questa scoperta al pubblico è arrivata dopo che OpenAI ha introdotto una serie di funzionalità molto interessanti in DALL-E, come la “pittura” per andare oltre i bordi dell’immagine originale e, cosa più importante, per impostare alcune importanti misure di sicurezza. La società afferma che il suo algoritmo ora ha capacità “più solide” per eliminare i contenuti che vanno contro i suoi principi, comprese le rappresentazioni di sessualità e violenza. Il kit di sviluppo è inoltre attualmente in fase di test per utilizzare la potenza dell’intelligenza artificiale durante la creazione di immagini per applicazioni di terze parti.

Tuttavia, alcune domande importanti rimangono ancora senza risposta.

Tuttavia, questo grandioso debutto pubblico lascia irrisolti alcuni importanti interrogativi. Ad esempio, nessuno sa se l’arte creata dall’intelligenza artificiale sia legittima o rubata. Piattaforme come Getty Images e servizi simili hanno già vietato tali contenuti per paura che possano violare il copyright. Sebbene questa estensione dell’algoritmo sia benvenuta, potrebbe presto andare oltre alcune restrizioni legali. Continua!

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