I robot imparano ad aggrapparsi ai muri per non cadere

I robot imparano ad aggrapparsi ai muri per non cadere

I robot imparano ad aggrapparsi ai muri per non cadere. L’inizio di un comportamento davvero più naturale.

Finito con i robot che cadono? I ricercatori dell’Università della Lorena hanno sviluppato un sistema “Damage Reflex” (“D-Reflex”) che consente al robot umanoide TALOS di appoggiarsi da solo a un muro quando una delle sue telecamere è rotta. ha appena perso l’equilibrio.

I robot imparano ad aggrapparsi ai muri per non cadere

Il sistema di rete neurale utilizza la sua esperienza, in questo caso almeno 882.000 simulazioni di addestramento, per trovare rapidamente il punto sul muro che meglio gli darà la stabilità che cerca. Il robot non ha bisogno di sapere quanto è danneggiato e può riprendersi rapidamente come una persona reale.

Il risultato, come sottolinea IEEE Spectrum, è esattamente quello che pensi. Invece di cadere a terra e diventare completamente inutilizzabile, il robot si appoggia al muro come una persona che ha appena perso l’equilibrio e/o l’equilibrio. Non è particolarmente elegante e richiede al robot di fermare la mano al momento del contatto, ma è efficace tre volte su quattro.

L’inizio di un comportamento davvero più naturale

D-Flex non garantisce che tutte le cadute saranno prevenute, in particolare perché non può adattarsi a tutte le possibili posizioni o superfici. Inoltre, il sistema non aiuta il robot a riprendersi da un avviso di soccorso, quindi non vedrai il robot zoppicare lungo il muro finché non trova aiuto. L’approccio attuale si basa anche su un bot stazionario, in ogni caso non aiuterà se qualche meccanismo fallisce a tutta velocità.

I ricercatori, ovviamente, sperano di far funzionare il loro sistema quando il robot è in movimento e immaginano robot in grado di afferrare una sedia o un altro oggetto difficile quando una caduta è imminente. Ciò potrebbe consentire, ad esempio, di non sostituire i robot industriali e portare anche alla nascita di umanoidi più “naturali” che possono imparare a utilizzare l’ambiente a proprio vantaggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *