La Cina prevede di estendere il divieto dell’iPhone a più agenzie governative e aziende statali
Secondo un rapporto pubblicato ieri dal Wall Street Journal, la Cina ha ordinato ai funzionari governativi di smettere di utilizzare iPhone e altri smartphone di fabbricazione straniera. Sebbene questo sia un duro colpo per Apple, sembra che la Cina stia ora spingendo in modo aggressivo per vietare gli iPhone per scopi ufficiali nel paese.
L’ultimo rapporto di Bloomberg afferma che Pechino sta pianificando di estendere il divieto dell’iPhone a più agenzie governative e aziende statali. Il rapporto afferma che sempre più aziende statali e agenzie governative hanno chiesto ai propri dipendenti di non portare gli iPhone negli uffici.
Divieto di iPhone per espandersi a più governi. agenzie
Anche se non esiste un ordine formale o una direttiva scritta sul divieto dell’iPhone, non è noto quante agenzie governative e aziende statali stiano spingendo per il divieto. Inoltre, diverse agenzie e organizzazioni stanno attuando il divieto in modi diversi. Mentre alcune agenzie hanno chiesto ai propri dipendenti di non portare l’iPhone al lavoro, altre hanno chiesto ai propri dipendenti di non utilizzare del tutto l’iPhone.
Il rapporto di Bloomberg spiega perché la Cina sta vietando gli iPhone negli uffici governativi. L’obiettivo è “sradicare l’uso della tecnologia straniera in ambienti sensibili” e “ridurre la sua dipendenza da software e circuiti americani”.
Tradizionalmente, la Cina ha sempre scoraggiato l’uso degli iPhone nei settori in cui sono coinvolti dati sensibili. Tuttavia, questa è la prima volta che il divieto dell’iPhone è così evidente e si sta espandendo a più agenzie e aziende statali.
Le ultime restrizioni sull’uso degli iPhone da parte dei funzionari governativi in Cina potrebbero rivelarsi negative per Apple, che fa affidamento sul Paese per una parte enorme delle sue vendite. Se le persone non possono utilizzare l’iPhone per gran parte della giornata quando sono al lavoro, preferirebbero acquistare uno smartphone cinese.
La notizia ha fatto crollare le azioni APPL da ieri. Mentre ieri il prezzo è sceso del 3,6%, oggi è sceso di un altro 3,29%.
Secondo l’analista di Bernstein Toni Sacconaghi, le vendite di unità di iPhone in Cina potrebbero subire un calo del 5% dopo il divieto.
In mezzo al divieto, Huawei sta tornando alla ribalta in Cina. La CNBC riferisce che molti rivenditori cinesi hanno notato un aumento del Mate 60 Pro di Huawei, uno smartphone prodotto in Cina che costa circa 950 dollari e utilizza un chip di HiSilicon, la filiale di Huawei.
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