Infinix sviluppa un avanzato sistema di raffreddamento per smartphone
Infinix sta lavorando a un sistema di raffreddamento per smartphone migliorato, una versione più avanzata della camera di vapore.
Gli smartphone sono costruiti con componenti sempre più potenti (CPU, GPU, chip AI) per la gioia degli utenti come noi. Detto questo, per poter utilizzare questa potenza in buone condizioni, i dispositivi devono essere in grado di dissipare correttamente il calore generato da questi componenti quando vengono utilizzati.
Infinix sta lavorando a un sistema di raffreddamento migliorato per gli smartphone
E in un dispositivo così compatto come uno smartphone, con l’elettricità completamente inserita tra batteria e schermo, due elementi che generano anche calore, la situazione è tutt’altro che semplice.
Il più delle volte, un dissipatore di calore o altro materiale di trasferimento del calore entra in contatto con il processore per rimuovere il calore e consentirne la diffusione altrove. Negli smartphone costosi, questo processo passivo è spesso sostituito da un sistema di raffreddamento molto più efficiente, ovvero la camera di vapore.
Le camere a vapore sono componenti di raffreddamento contenenti liquidi. Quando viene riscaldato, il calore trasforma questo liquido in un gas (vapore), che viaggia dal processore all’altra estremità della camera di vapore, dove si raffredda e diventa nuovamente liquido (condensazione).
La condensazione rimuove il calore dalla fonte. Il vapore diventa nuovamente liquido, ritorna al processore e il ciclo riprende. Questa è una soluzione molto più efficiente rispetto all’attesa che un pezzo di metallo inerte trasferisca il calore.
Una versione più avanzata della camera di vapore
Infinix ha inventato la propria versione del bagno turco. È difficile confrontare diversi design qui perché non possiamo eseguirli sulle stesse piattaforme hardware di un PC da gioco, ma l’illustrazione fornita da Infinix mostra un’area molto ampia in cui può avvenire il raffreddamento. Questo è probabilmente un ottimo indicatore di efficienza. Secondo l’azienda, è stato utilizzato un design “3D” avanzato per migliorare il volume complessivo della fotocamera, il che è tanto più interessante in quanto la larghezza e la lunghezza sono necessariamente limitate dalle dimensioni dello smartphone.
Sebbene il principio sia relativamente semplice, progettare un tale sistema di raffreddamento su scala così ridotta è una vera sfida. Il minimo difetto di fabbricazione può impedire il corretto funzionamento dell’unità. Di conseguenza, il progetto teorico dovrà ora confrontarsi con la realtà della produzione.
Infine, bisognerà misurare l’impatto reale di un tale sistema su applicazioni ad alta intensità di risorse come i giochi 3D. Teoricamente, le prestazioni complessive dovrebbero essere meno soggette a fluttuazioni dovute al throttling termico (o “thermal throttling”, il cui scopo è ridurre le prestazioni dei componenti a una temperatura inferiore).
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