Activision Blizzard assume il nuovo direttore della diversità
Kristen Hines diventa il nuovo Head of Variety in un ambiente ancora molto impegnativo in Activision Blizzard.
Activision Blizzard ha assunto un nuovo direttore per la diversità , l’equità e l’inclusione (DEI). Kriste Hines entrerà a far parte dell’azienda e del suo team dirigenziale dal 25 aprile. Riporterà direttamente a Julie Hodges, direttore delle risorse umane. Kristen Hines ha precedentemente guidato il Global DEI di Accenture, aiutando anche altre organizzazioni a rafforzare le loro strategie DEI.
Kristen Hynes diventa la nuova direttrice della diversità
Una delle principali responsabilità di Kristen Hines sarà quella di aiutare Activision Blizzard a rispettare il suo impegno di avere il 50% di donne e dipendenti non binari sul suo libro paga nei prossimi cinque anni. In un documento di presentazione del 2021, la società ha affermato che le donne attualmente costituiscono il 24% della sua forza lavoro. Kristen Hynes lavorerà anche con i team di gioco di Activision Blizzard per “garantire che la diversità e l’inclusione siano prese in considerazione nei progetti di gioco, che si tratti di narrazione, sviluppo del personaggio, gameplay o coinvolgimento della comunità”.
“In un settore con persone storicamente sottorappresentate, non vedo l’ora di guidare gli sforzi dell’azienda per creare un ambiente di lavoro che valorizzi la trasparenza, l’equità e l’inclusività”, ha affermato Kristen Hines in una nota. “I videogiochi continuano ad avere un potenziale incredibile per riunire le comunità di tutto il mondo e mostrare eroi con storie molto diverse. Non vedo l’ora di fare la mia parte nell’espandere il panorama dei talenti che questa esperienza porterà a tutti i giocatori”.
in un ambiente ancora molto impegnativo ad Activision Blizzard
Kristen Hynes, in particolare, dovrà contribuire a migliorare la cultura aziendale di Activision Blizzard, qualcosa che è stato particolarmente esaminato ed evidenziato dalla scorsa estate. Il California Department of Fair Employment and Housing ha citato in giudizio l’azienda lo scorso luglio, accusandola di promuovere una “cultura della fratellanza” e di discriminare le lavoratrici. Il mese scorso, l’editore ha persino affrontato un caso di suicidio, insieme a denunce di molestie sessuali e discriminazioni.
A marzo, un giudice ha approvato una proposta di Activision Blizzard, attualmente acquisita da Microsoft per 68,7 miliardi di dollari, per risolvere in via extragiudiziale una causa federale da 18 milioni di dollari. La causa, intentata dalla Commissione per le pari opportunità di lavoro degli Stati Uniti, accusa l’azienda di creare un ambiente di lavoro sessista e discriminatorio.
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