La Cina ordina ai funzionari governativi di non utilizzare gli iPhone per motivi di lavoro

Sebbene la Cina sia uno dei mercati iPhone più popolari per Apple, sembra che il paese del sud-est asiatico voglia ridurre la propria dipendenza dai prodotti Apple. Come riportato dal Wall Street Journal , la Cina ha ora bandito gli iPhone per i suoi dipendenti governativi.
Il governo cinese ha chiesto ai suoi dipendenti di non utilizzare gli iPhone Apple e altri smartphone di fabbricazione estera per scopi ufficiali e di non portare tali smartphone nemmeno negli uffici. Gli ordini sono stati comunicati dai superiori tramite gruppi di chat o riunioni. L’ordine di vietare l’iPhone per scopi ufficiali è visto come l’ultima risorsa della Cina per ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera.
Ragioni per il divieto dell’iPhone in Cina
Un altro motivo per cui la Cina sta imponendo un divieto sugli smartphone di fabbricazione estera è quello di rafforzare la sicurezza informatica nel paese per impedire il flusso di dati sensibili al di fuori dei confini.
Gli ultimi ordini potrebbero rivelarsi dannosi per aziende come Apple, che vedono la Cina come il loro mercato più grande. Apple fa affidamento sulla Cina per il 19% delle sue entrate e l’iPhone è lo smartphone dominante nel paese.
Dopo la notizia del divieto ufficiale dell’iPhone in Cina, le azioni AAPL hanno registrato un forte calo. Mercoledì le azioni sono scese del 3,6% e sono state una delle azioni con la performance peggiore nel Dow Jones Industrial Average.
Questa non è la prima volta che vediamo la Cina resistere all’uso della tecnologia straniera. In precedenza, la Cina aveva chiesto ai lavoratori di alcuni settori di astenersi dall’utilizzare gli iPhone. Tuttavia, questa è la prima volta che tali ordini vengono emanati.
Ci sono due aspetti di questo divieto: la sicurezza economica e quella nazionale. La Cina vuole salvaguardare i propri dati e non vuole che nessuno abbia accesso backdoor a dati governativi sensibili. Sul fronte economico, la Cina sta attraversando una fase di recessione. Pertanto, avrebbe più senso promuovere i marchi nostrani.
“Pechino ha esortato le sue agenzie e le imprese statali a sostituire la tecnologia straniera, inclusi computer, sistemi operativi e software, con prodotti locali che ritengono sicuri e controllabili”, scrive WSJ.
Nel frattempo, questo divieto può essere paragonato al divieto americano nei confronti di Huawei e alle recenti istruzioni di non utilizzare TikTok per i dipendenti pubblici.
Sebbene Apple non abbia ancora risposto agli ordini cinesi, potremmo vedere la società parlare con le autorità del paese. È già noto che Apple rispetta le leggi locali cinesi archiviando i dati iCloud degli utenti cinesi su server che si trovano all’interno dei confini della Cina.
Lascia un commento