Il razzo Relativity Space stampato in 3D non riesce ancora a raggiungere l’orbita

Il razzo Relativity Space stampato in 3D non riesce ancora a raggiungere l’orbita

Il razzo Relativity Space stampato in 3D non è ancora in grado di entrare in orbita. Un fallimento, certo, ma un vero progresso.

Relativity Space è stato finalmente in grado di lanciare il suo razzo stampato in 3D dopo diversi tentativi falliti, ma purtroppo i risultati sono piuttosto contrastanti . Se il veicolo spaziale Terran 1 della startup è riuscito a decollare dalla rampa di lancio di Cape Canaveral, non è riuscito a raggiungere la sua orbita perché il motore del secondo stadio si è acceso solo per un momento. Non si sa ancora esattamente cosa abbia portato al fallimento di questa missione, ma Relativity promette di fornire informazioni nei “giorni a venire”.

Il razzo Relativity Space stampato in 3D non riesce ancora a raggiungere l’orbita

Tuttavia, l’azienda classifica ancora la missione come un successo. Il Terran 1 è stato sottoposto a Max-Q (Maximum Dynamic Pressure), dove l’intero design stampato in 3D è sottoposto al massimo stress. Il razzo non trasportava alcun carico utile. Invece, trasportava il primissimo metallo prodotto dal sistema di stampa 3D di Relativity.

Come spiega la CNN, i primi due tentativi di lancio sono stati viziati da problemi. La Relativity ha avuto solo problemi con una perdita di refrigerante al primo tentativo, la barca era nella zona sicura al secondo tentativo e un bug del software che ha causato lo spegnimento automatico del motore poco dopo l’accensione.

Fallimento, certo, ma vero progresso

Relativity sta usando questo razzo Terran 1 per dimostrare la fattibilità della sua tecnologia di stampa 3D prima di passare al lancio del suo razzo Terran R riutilizzabile previsto per il 2024. Teoricamente, questo processo di produzione dovrebbe consentire di produrre razzi in modo più semplice e affidabile, a un costo inferiore, entro poche settimane. Di conseguenza, il costo complessivo dell’invio di satelliti nello spazio e di altri esperimenti orbitali dovrebbe essere notevolmente ridotto.

Se questo lancio rappresenta certamente un vero progresso, oggi c’è un’enorme pressione per completare questo test affinché il razzo Terran 1 raggiunga l’orbita. Relativity ha già contratti con società private, incluso il lancio dei satelliti OneWeb e la missione commerciale Impulse Space su Marte. C’è anche una questione più semplice di concorrenza: concorrenti come SpaceX, Blue Origin e Rocket Lab sono molto attivi dalla loro parte, e la minima battuta d’arresto riduce le possibilità di successo di Relativity in questo settore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *